
Vivere i disturbi alimentari nel silenzio e nella solitudine
Una delle caratteristiche peculiari dei disturbi del comportamento alimentare è che vengono vissuti in solitudine: poiché questi disturbi portano a galla e mettono in evidenza uno squilibrio, fanno sentire «diverso» chi ne soffre.
Chi ha una relazione disturbata col cibo di solito crede di avere soltanto due alternative: vivere il proprio disagio in silenzio o venire allo scoperto e affrontare le domande, i suggerimenti, le valutazioni, le dolorose e fastidiose intrusioni che l’assistere a un comportamento fuori dall’ordinario fa sentire legittimati a fare.
Scegliere il silenzio può essere, e spesso è, meno doloroso del subire domande e giudizi, perché al disagio da cui nasce il proprio disturbo non c’è da sommare quello di sentirsi scandagliati, purtroppo a volte senza rispetto né umana comprensione, da occhi estranei.
I disturbi identificati in bulimie e anoressie e declinati anche nelle variabili del vomiting, del binge eating disorder, del food carving, dei mille altri personali modi senza nome, sono disturbi che prendono di mira in misura maggiore il sesso femminile e l’età adolescenziale e ai quali, da tempo, chi se ne occupa professionalmente tenta di dare spiegazioni.
Ogni singola storia di anoressia o di bulimia o di altro disturbo alimentare ha le sue cause specifiche ed è bene che di quelle cause e della persona che ne soffre si tenga conto.
È però anche vero che non si può ignorare che queste patologie sono diffuse soprattutto nei Paesi industrializzati, dove la solitudine e la frustrazione della vita nelle grandi città sono sentimenti sempre più comuni e dove il cibo non ha più il carattere della rarità o del bene la cui appropriazione richiede sacrificio.
Al contrario, questi disturbi trovano spazio e ragione di esistere proprio lì dove non è più necessario preoccuparsi del cibo, perché i supermercati ne sono pieni e ad ogni angolo di strada si trovano occasioni per mangiare e il cibo è diventato più un simbolo che un bene primario per la sopravvivenza.
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