
Mantenersi giovani
Proviamo ad osservare 10 bambini europei di 7 mesi, sdraiati uno accanto all’altro: noteremo tante similitudini e soltanto lievi differenze tra di loro.
Dieci fagottini con la pelle fine e il corpo rotondeggiante, tutto sommato molto simili tra di loro e piacevolmente sani.
Se però mettiamo a confronto dieci adulti di circa settantanni, è esperienza di ogni giorno che ognuno è molto differente dall’altro.
Ci sarà quello sportivo, ancora piuttosto atletico e giovanile; un altro più pingue e impacciato, magari con difficoltà respiratorie; un altro ancora paralizzato a letto a seguito di un ictus; uno calvo; uno con tanti capelli bianchi e così via.
Se osservate attentamente il modo in cui invecchiamo, noterete che talvolta l’invecchiamento è più biologico che anagrafico e che tre persone di 50, 60 , 70 anni potrebbero anche dimostrare età completamente differenti.
Abbiamo avuto l’esempio di ultracentenari come la regina madre di Inghilterra o il premio Nobel Rita Levi Montalcini che a 100 anni ne dimostravano poco più della metà.
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Perchè e come invecchiamo?
Come arrestare il processo di invecchiamento e diventare “inossidabili”?
In anni recenti, la scienza ha cominciato ad occuparsi assiduamente di questo argomento e sono tuttora in corso molti studi e ricerche.
Una disciplina moderna chiamata ossidologia si occupa specificatamente di studiare i radicali liberi e l’invecchiamento dei tessuti.
A questo punto è necessario approfondire il concetto di Ossidazione.
Quando tagliamo un frutto, dopo pochi minuti possiamo osservare superficialmente la comparsa di uno strato più scuro.
Questo fenomeno è conosciuto come ossidazione, un termine che deriva dall’antica parola greca oxus, ovvero “vino acido” o “aceto di vino”. infatti, quando resta esposto per troppo tempo all’aria, il vino si ossida e diventa acido. Di conseguenza, ossidarsi significa letteralmente “diventare acidi”.
In termini biochimici, l’ossidazione è semplicemente il processo che combina l’ossigeno con un’altra molecola, causando l’assorbimento di elettroni e la produzione di radicali liberi.
Come fossero dei piccoli magneti, i radicali liberi vanno costantemente alla ricerca di altre molecole a cui attaccarsi. Possiamo quindi definirli come veri e propri “squali molecolari” che danneggiano le molecole della membrana cellulare, i mitocondri (ovvero i centri energetici della cellula) e il DNA (l’intelligenza della cellula). I maggiori danni provocati dai radicali liberi consistono nella produzione dei legami crociati e nell’accelerazione dei processi di aterosclerosi.
I fattori che aggravano la produzione di radicali liberi sono: fumo, stress, radiazioni, diabete, amianto e sostanze tossiche in genere, pillola anticoncezionale, raggi UVA, sforzi fisici eccessivi, contaminanti alimentari, lesioni articolari e muscolari, inquinamento da metalli e idrocarburi, solventi, infiammazioni croniche e invecchiamento.
Tra le malattie causate dai radicali liberi ricordiamo: ictus, ulcera, cancro, senilità, diabete senile, morbo di Crohn, enfisema polmonare, aterosclerosi, arteriosclerosi, cardiopatie, morbo di Raynaud, malattia di Behcet, artrite reumatoide e cataratta.
Per approfondire l’argomento radicali liberi e sostanze antiossidanti leggi questo articolo.
Sebbene possa sembrare strano, ancora non sappiamo esattamente perché invecchiamo. Di fatto ci usuriamo. Spesso si parla di scalini di invecchiamento, ovvero periodi di stress e lavoro eccessivo, ma anche emozioni negative, alimentazione scorretta o sedentarietà, tutti fattori che accelerano la vecchiaia.
Pensate ai manager stressati dai debiti o anche al rapido declino a cui talune persone vanno incontro dopo il decesso del coniuge. Non è raro che marito e moglie muoiano a breve distanza di tempo l’uno dall’altro o che una persona deperisca molto più rapidamente dopo la perdita del proprio compagno.
Questo processo di “usura” può avvenire più o meno velocemente. Ma ecco una buona notizia: noi esseri umani abbiamo una incredibile capacità di auto-riparazione!
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Ringiovanimento
E c’è dell’altro; oltre a non invecchiare possiamo anche ringiovanire!
Tornare leggermente indietro nel tempo. Un oggetto non lo può fare, ma noi si!
Tutti avrete notato come dopo una bella vacanza, magari al mare o in un centro benessere, molte persone abbiano un aspetto più giovane e fresco, come siano più rilassate e toniche.
In una parola, esse ci appaiono rigenerate.
Quindi, se possiamo tornare indietro anche solo di poco, facciamolo! In che modo? Lo spieghiamo su questo blog.
L’invecchiamento è la somma di micro-invecchiamenti. Contrastare ciascun microinvecchiamento può allontanare la vecchiaia persino di vari anni.
Questo blog vi fornirà due insegnamenti preziosi:
a) come invecchiare il più lentamente possibile,
e
b) come ringiovanire!
Tratto ed ispirato da “Vivere Sani fino a 100 anni” del Dr. Roberto Antonio Bianchi